domenica 25 settembre 2011

Pensieri in libertà...




Pensieri in libertà,su una Star


Ci aveva messo esattamente 7 minuti per riempire quel vecchio zaino militare comprato anni prima al mercatino di Livorno.
2 paia di mutande,2 magliette,2 camicie,un maglione,una giacca a vento,spazzolino e dentrificio,un paio di scarpe di ricambio con relativi calzini.Un asciugamano ed una coperta.Le chiavi di una Vespa.
Basta.il resto era dentro di lui,dove la disperazione si era fatta reazione,finalmente”.
( Mario )

Questo succedeva ormai 32 anni fa.(Ma questo è un altro discorso).

Bei tempi quelli.L'unica cosa per cui dovevi darti da fare era la tua testa,cercando di migliorarla.Il lavoro lo avresti trovato sempre,in qualsiasi fabbrica ti fossi presentato a chiedere se avevano bisogno di operai...
Oggi mi straparlano di “spread”,di “Pil” e debito pubblico,di precari e licenziati che si trovano in mezzo ad una strada...Tragedie su tragedie,mentre chi ci governa si sollazza.Un miraggio perso la mia mortadella dentro quel panino,che costava come un pacchetto di Nazionali senza filtro.(Ma questo è un altro discorso).

Per Mario quella Vespa fu il mezzo per la svolta.L'essenziale era una ricchezza raggiunta,mi portava a lavorare come operaio dopo anni di privilegi da ricercatore universitario,mi fermavo in quel barettino prima della grande fabbrica a comprarmi quella barretta al cioccolato che mi avrebbe dato energia per superare le ore ed ore di fatica mai provata.
Mai provato a buttare via tutto,convinto che non avevi niente da perdere?Mai provato ad inseguire sogni con la rabbia dentro,a cercare “quel vino che su questa terra non si riesce a bere”?Non te lo auguro,ma te lo auguro.(Ma questo è un altro discorso).

Trentadue anni dopo mi sono ritrovato con un Mario ritrovato che avevo perso,ma con una “continuità”:lo stesso manubrio e le stesse marce per “andare via”,a cercare ciò che è rimasto dei miei odori,lo stesso vento in faccia,l'andare piano per godere di qualcosa in più con gli occhi nuovi che sono l'imprinting di quelli che avevi,il fermarti perchè il sedere ti si è addormentato su quella sella,la certezza fatta virtù di poter tornare a casa perchè-male che vada-le tue mani avranno a che fare con qualcosa che conosci,qualcosa che riconosci e che non riesce a trasformarti in un oggetto “mordi e fuggi”,perchè”E' bello avere ciò che si desidera,ma è meraviglioso desiderare ciò che si ha”.

Un paio d'anni or sono mi sono ritrovato su una carrozzina,per una mia patologia congenita aggravata...Dopo qualche mese di depressione,sopratutto pensando che “ci sarà sempre chi sta peggio di te” ho reagito scrivendo un libro,ennesima reazione quando non dipende solo da te ciò che ti succede.Che inizia proprio con quel “L'andare via,con le chiavi di una Vespa”.
Oggi una Star fa lo stesso odore e ha lo stesso aspetto.Ha quelle stesse “cosce”che io metterei dentro un Museo di Arte contemporanea.Ha-è vero-qualche diffettuccio in via di risoluzione,ma è esattamente come me,pieno di diffetti che-volendo-posso superare.Per conoscerci meglio.Quando la metto sul cavalletto,i miei piedacci marci mi fanno un male boia,come quando spingo sulla frizione della macchina...Ma la guido con le mani,e-sopratutto-ogni giro con lei ha il sapore della “prima volta”...
(ma questo è un altro discorso).Mario.








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