martedì 31 dicembre 2013

Malinconia che si fa urlo

Gran brutto fine anno,questo. Non lo ricordavo così triste da quando ero bambino...Vorrei piangere come allora,ma non ci riesco. Pensa,ho passato anni senza amore,sopratutto da dare,a me bastava poco... Poi la vita mi ha preso,nella sua giostra dove mi sono buttato a cavalcare,sempre accarezzando quella sagoma di cartapesta,come se fosse vera,carne vera. Pensa...Non pensavo di ritrovarmi ancora solo,come quel bambino. Lei non la riconosco più,è vivere con una sconosciuta,giorno dopo giorno,due occhi verdi che si sono spenti. "Stalle vicino",mi dicono gli amici,e io lo faccio,ci provo,ma quella fiamma non c'è più,si èspenta,ora solo un fumo,che sta svanendo. Sono tornato solo,impotente,vacuo come una mezza luna dietro ad una giostra di nuvole,senza più chiarore,se non quando le accarezzo una mano,che non riesce più a stringermi... Non valeva la pena vivere tutti questi anni,se il solito dolore è tornato fuori a continuare a chiedermi:"Perchè"? Mario

Vogliamo una Sardegna diversa

VOGLIAMO UNA SARDEGNA DIVERSA -Vogliamo questa meravigliosa Sardegna restituita a Chi ne sa godere,da Persona "consapevole", -vogliamo una Sardegna non (S)venduta(pur rispettando il libero mercato)ai vari "faccendieri",dall'Aga Kan in poi,ai Russi,ai Neozelandesi,agli Arabi,e a tutti quelli che ci hanno speculato e continueranno a specularci, -vogliamo una Sardegna senza chiedere permesso se ti ci vuoi fare un bagno,con vie di accesso al suo mare, libere e fruibili per tutti,con scivoli pubblici,gratuiti se sei onesto da sempre e non ti puoi permettere il megapanfilo, -vogliamo una Sardegna dove arrivare e ripartire con un traghetto non costi come una settimana di vacanza nel Mar Rosso, -vogliamo un PPR che non comporti creazione di nuovi campi da golf e relative strutture atte "a far mangiare bene chi gioca a golf", -vogliamo che si smetta di costruire "vista a mare",smembrando e distruggendo un territorio,cominciando da pezzi di collina,dune,e macchia mediterranea, -vogliamo siano restituiti ai sardi e a chi se lo merita di fruirne, le "servitù militari",e basta con stì giochi di guerra sulla nostra pelle, -vogliamo dire basta agli assistenzialismi,al voto di scambio,piuttosto ci diano indietro ciò che ci è dovuto, -vogliamo una Sardegna vivibile turisticamente tutto l'anno,non solo da Pasqua a Settembre,anche per educare i sardi a non applicare per 3 mesi la "Maggiorazione per Continentale", di strutture recettive ce ne sono in abbondanza,così come vogliamo in tale periodo (spesso popolato di barbari"mordi e fuggi")cassonetti in giro,onde non ritrovarci-come sempre-sacchetti di immondizia dovunque, -vogliamo formazione professionale,non disoccupati disposti a vendere anche l'anima pur di lavorare, -vogliamo maggiore valutazione per la Cultura ed i prodotti sardi(vedi zootecnia e annessi,artigianato,giovani imprenditori,ecc.),C'è Gente che comincia a capire che l'avere è temporaneo,l'essere rimane... -vogliamo bonifiche a norma di Legge(e in tempi brevi) da parte di chi,per decenni,ha usato,sfruttato e inquinato questo Territorio,anche nei "poli chimici ed industriali"per solo suo tornaconto, Vogliamo-non ultimo-che qui gli animali da reddito siano rispettati(vedi macellazioni NON a norma di Legge con stordimento prima dello sgozzamento)e abolizione tassativa della "pastoia"(=legare una vacca o una capra ad un corno e ad un garretto,in modo che riesca malapena a camminare)... La Sardegna merita più attenzione e salvaguardia,credo senz'altro più partecipazione consapevole,è uno dei pochi posti rimasti in questo disastrato Paese dove "La qualità della tua vita dipende molto dall'orizzonte con cui ti riempi gli occhi...E l'anima.". Potrebbe arricchire molti,dentro...Potrebbe. Non lasciamola diventare sempre di più un "divertimentificio"per pochi "eletti"... Questa-a mio avviso-NON è la VERA Sardegna,e si merita ALTRO. Mariobios

domenica 1 dicembre 2013

Rialacciandomi a questo bellissimo post di Andrea..."Povero pesce"...

Questa mattina ai lati della strada la brina scintillava di verde,i Pettirossi come al solito sono lì che non è ancora aurora  a cercare qualche insetto sull'asfalto,mentre scendiamo a salutare il mare,come sempre.Un coniglio selvatico scappa dentro un cespuglio,mentre ti sei fermato a rispettare il suo territorio.
Arrivi in paese e già alle prime case la "raccolta differenziata porta a porta" ha nutrito questa notte i randagi,sacchetti sventrati e sparsi,poco oltre il cadavere di un gatto investito da chi aveva fretta,tanto per mantenere la sua media e quella dei gatti.
Il caffè caldo di Piera ti scalda lo stomaco,il giornale di oggi ti fa invidiare gli ultimi analfabeti rimasti,poi via verso il mare,la Corsica imbiancata di neve, lontano,ma sembra lì...
Freddo boia,ma io amo questo quasi buio-quasi luce dove incontri solo chi ha un lavoro da svolgere.Gli idioti sono ancora a letto,il capocondominio non gli ha ancora ordinato di lavarsi i denti.E poi,dai,vuoi mettere?In questo mondo dove le persone si riconoscono dalle macchine,a quest'ora gli esseri umani sono fari anonimi...Nessuno ti chiederà"Ti ho incrociato,l'altro giorno,non mi hai visto?"...
L'acqua è calma,solo un pò di risacca rosa,come tutto il mare è rosa a riflettere il rosa dei cumuli quasi timidi nella loro imponenza aspettando il sole.
Un punto scuro sulla spiaggia si muove...E' lui,puntuale con la sua bicicletta,che si avvia con la sua canna a tentare una Spigola o un Barracuda dalla spiaggia.
Davanti,là fuori a poca distanza,un peschereccio pirata rastrella il fondo.
Dentro la laguna,la rete del "Rosso",calata ieri sera che era buio e non lo vedeva nessuno,si sta muovendo,i sugheri danzano, tradendo i Cefali e le Spigole e le Sogliole e le Passere che lui sta andando a prendere.Se gli va fatta bene ne porterà a casa una mastella,che venderà.Ad Antonio invece-unico Pescatore in regola-la settimana scorsa gli hanno rubato 20 nasse da anguille...Lui,Antonio,ha già un altro mestiere,e il pesce lo regala,a chi ne ha bisogno...
La mia sigaretta sta finendo che arrivano loro,i Cormorani.Stavolta sono pochi,una ventina,alti in formazione a "V" pronti a planare ad un comando di intesa che non conosco.
Poi la mattanza organizzata,in acqua in circolo a circondare ciò che trovano,a tuffarsi e risalire trangugiando ognuno quel mezzo chilo di pesce che un Cormorano che si rispetti deve mangiare ogni giorno,se vuole sopravvivere...Attorno,bassi,i gabbiani hanno capito tutto,da buoni opportunisti...Pensa,  ho letto che attualmente ci sono in Italia quattrocentocinquantamila Cormorani:per mezzo chilo di pesce ognuno quanto farà?

Povero pesce...

Mario
QUANDO ARRIVERA'  IL NULLA

Quando arriverà spero mi faccia il meno male possibile,fisicamente....
Quello psichico ho imparato a gestirmelo,anche se non dà pace,ti aiuta solo a resistere di più.
Quindi ti fa crescere,se ne hai voglia.Perchè puoi rimanere anche un lombrico...Tanto Non se ne accorgerà nessuno...
A parte un Riccio,un Merlo,una Lucertola o una Anguilla.
Dentro quel buio,dentro una lamiera zincata,saldata ad arte,non servirai a nessuno,se non alla putrèdine.
Quello fisico no,non puoi "mandarlo a fan'culo",quando si presenta è inesorabile,duro,spietato,fa proprio male.
Non risorgerai,dopo.Magari si potesse,ad esorcizzare le tue paure di uomo "Sapiens" che poi ancora non ha capito un cazzo.Dopo millenni di storia.Tant'è che preferisci ancora avere,anzichè essere.

Ogni tanto ci penso,pensiero infantiloide quasi come leccare un gelato d'estate...Ahhh,se potessi rinascere Albatros,con i suoi 2 metri di apertura alare e planare continuamente in un Oceano,a dormire anche,planando,tornare a terra solo una volta ogni uno/due anni per accoppiarmi con Lei,che riconoscerò sempre per il suo odore...Pensa,sarà l'odore di Lei,a fare la differenza fra una vagina o un paio di tette,un riconoscersi per l'odore di Lei che ti sarà rimasto dentro,non si sa dove,a continuare senza contratti di preti o di stato ciò che ancora manda avanti questo disgraziato mondo:la sopravvivenza della specie.
"Non puoi pretendere da un pezzo di merda un giro di Valzer"...Una delle pochissime cose che mi ha insegnato il VIVERE,la cosidetta "tolleranza" la considero far parte di una associazione a delinquere,così come "Porre l'altra guancia",o un "silenzio-assenso",sempre intrisi e rigonfi di quel senso di colpa col quale ti hanno imprintato,per incatenarti meglio...

Quando arriverà il mio nulla,spero di avere ancora davanti alla mia finestra almeno un Albero,e possibilmente vicino a me un Animale,magari un cane che continui a ricordarmi che si può comunicare con un odore o una carezza,e che tutto il resto non solo non serve,ma complica.Spero di sentire ancora il suo odore,il Suo,di Lei,,per fermarmi,finalmente.
Basterebbe ANCHE  un filo d'erba...."E sentirmi come lui,agitato dal vento"(Tiziano Terzani)...Poi,forse,mi passerà anche la rabbia,e-forse-riconoscerò perchè ho vissuto.

Mario