lunedì 15 agosto 2011

Motocicletta


"LA MOTOCICLETTA...E' la macchina più simile all'Uomo che l'uomo abbia mai inventato".

Chi lo disse?
Non mi ricordo,mi ricordo solo il titolo di quel libro"Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"...
Sarà perchè ti vibra fra le ginocchia?Sarà perchè il suo rumore ti mette in ebollizione i globuli rossi?Sarà perchè con uno zaino ed un sacco a pelo e una tenda ci vai ovunque,a scoprire il mondo?Sarà perchè -se ci vai piano-vedi tutto e senti tutti gli odori del mondo?Sarà perchè se hai una compagna dietro lei ti stringe e senti il suo seno nella tua schiena?Sarà perchè ti prendi anche la pioggia ed il gelo ma ti va bene comunque?Sarà perchè hai ancora dentro quella "selvaticità"che non ti fa sopportare una scatola chiusa di lamiera?

Non lo so,di preciso.

Sì,vero,puoi anche scoprire il mondo in bicicletta...Ma non fa QUEL rumore che è siccome droga,sopratutto se monocilindrico,scandisce ogni fase con uno scoppio,l'accelarazione che ti scappa sotto ,bastano pochi metri poi ti rimetti a posto,lascia pure che inquini,mai come l'acqua del tuo rubinetto...

Che fai,vecchiaccio mio,anche tu quindi rimpiangi?
Ebbene sì.Rimpiango.Poco poco,guarda,quel poco che se non c'è ti manca.

Il mio primo desiderio di un "motore"fu per il ciclomotore a rullo del vetraio,"Alpino" si chiamava.Castrato a suon di botte.Avevo 14 anni,ero un cretino,quindi niente da fare.
Poi arrivò una Lambretta,per una promozione scolastica(mai niente per niente).35.000 km. in un anno,a dimostrazione che sopra mi ci trovavo proprio bene.A 16 anni scappavo di notte per girare ovunque con lei,nei mesi scolastici mi alzavo 2 ore prima per ossigenarmi prima che quella campanella micidiale suonasse."Vittoria" la battezzai,come il mio primo amore giovanile,naturalmente solo mio,non corrisposto.
Poi,una culata:feci un 12 al Totocalcio...Trasformato in una fiammante Moto Morini rossa,a quei tempi costava un decimo della vincita,il resto se lo incamerò il "padre padrone",per problemi suoi.
La notte(e dai!) con lei arrivavo(da Bologna) sul Lago Trasimeno,per prendermi un caffè all'alba.Notti splendide,fra le stelle sopra e i boschi attorno,il monocilindrico che cantava un inno alla vita.Lavoravo come "Turnista" all'ACI,per pagarmi la benzina...Avevo 19 anni quando una Morini rossa combinò una rapina in una banca,in città.Io mi ritrovai con un mitra dei carabinieri in mezzo alla fronte mentre facevo l'amore in quel bosco sulle colline bolognesi...Nudo come un verme ci vollero ore col radio-telefono della "pantera"per chiarire la mia innocenza.
Fare l'amore...Già:in moto ti portavi dietro un plaid sulla sella,poi ti auguravi che lei ci stesse,ma-se ci stava-giuro che aveva il sapore che neanche in macchina o in un alberghetto a ore te lo sognavi.Meravigliosi "peccati",meravigliosi ormoni che cantavano come il rumore di una motocicletta...
Altri turni all'ACI per guadagnare due soldi,poi Lei:una Ariel 1000 ,4 cilindri,pesava 350 kg.,la tenevi su e l'accendevi(allora non esisteva avviamento elettrico)stando attento a non farti partire una caviglia,cromatissima,quattro fari davanti,due borse in vera pelle con le frange,nove km.con un litro di benzina che mi ridussero in miseria,ma quando le davi manetta(come dicono in Emilia Romagna)rispondeva con un rombo pieno ,mente i tuoi attributi finivano nel sellino dietro.Di quel modello ,in Italia,ce ne erano solo 4.Sembravo Marlon Brando,lo giuro,fino a quando dovetti venderla .Crisi ricorrenti di miseria,come i corsi e i ricorsi storici.
Quell'assegno si trasformò in una Motobi 250.Una saetta leggerissima,ma docile.
Mi portò in Tunisia,solo e con una tenda e un sacco a pelo.Avevo 21 anni,cresciuto ,ma sempre cretino.
Un amore (e dai!)da capire,mi convinse a partire per l'Africa da Trapani,pagai il biglietto di andata e ritorno e mi resi conto che mi erano rimaste in tasca 3.700 Lire di allora...
Ricordo che a bordo di quel traghetto conobbi ed ammirai un giovane tedesco che andava in Libia a cercare lavoro.Lui aveva una fantastica motocicletta BMW nera,fumava sigari e li spegneva sotto i suoi piedi nudi...Sogni infantiloidi,i miei,ancora cretino.
Una settimana in Tunisia come un vagabondo/barbone,fra cammelli nel deserto e l'ospitalità di un pastore che mi offerse persino il suo letto dormendo per terra su una pelle di capra.Momenti di conoscenza,come quando dormivo sotto le stelle in spiaggia e un Tunisino mi chiedeva se avevo bisogno di qualcosa...Come quando-al ritorno-con la poca benzina dentro al serbatoio chiesi ad un Vigile di Palermo dov'era la Questura per farmi fare(ignominia!)un foglio di via per tornare a casa per sposare una donna...Cretino ero,e cretino ero fondamentalmente rimasto.
(Quel Vigile di Palermo,che ho tanto cercato poi,invano,che mi ospitò una settimana a casa sua in attesa di un vaglia con i soldi per la benzina per tornare a casa(?)nonostante le mie ricerche non sono più riuscito a ritrovarlo...)

L'armonia monosillaba di un monocilindrico si trasformò poi in un concerto bicilindrico di una Moto Guzzi Nevada,28 anni dopo.

Ero vicino ai "50",l'età in cui un cretino è meno cretino,ma gli è rimasto dentro qualcosa che non lo farà crescere mai:quando arriva l'andropausa,o ti fai l'amante(possibilmente giovane) o una motocicletta.
Dissi a Gil che avevo bisogno di sentire ancora il vento sulla faccia e quella vibrazione nel basso ventre.Lei accondiscese,dichiarandosi però non disponibile a venirmi dietro.
Dopo una settimana,dopo un giro di quattro ore su quella Guzzi che respirava forte,mi chiese col candore complice di sempre:"Quando mi porti in giro con una tenda e un sacco a pelo?"

Un mese dopo eravamo in Sicilia,a respirare odori di zagare,col borbottio sornione del bicilindrico.Due cinquant'enni che facevano a gara per chi vedeva per primo un falco Pellegrino o il mare dietro una pala di un fico d'india.Purtroppo la Sicilia ritrovata non era più quella di 28 anni prima...

Venne "Scuràzza"(=scorreggia,dal rumore fastidioso del suo motore a due tempi,frizione automatica),la "Signora"era diventata troppo pesante e i miei piedi non riuscivano più a cambiare,su e giù con quel pedale.Era la "cosa"più leggera che portasse due persone e caricabile sotto il letto di un furgone per cercare una nuova casa,qui in Sardegna.
Trovata,anche grazie a lui,rumorosissimo Yamaha.Bestiale nella sua generosità:se gli davi manetta sembrava un jet al decollo...
Il vecchio anatema urlava vendetta...Troppi anni trascorsi in una vita dissoluta e corrotta(?)portarono alla fine alla incapacità di guidare una motocicletta tenendola su da solo.
Un Quad ci ha dato le ultime gioie da vecchi centauri con dentro lo spirito di sempre:cercare,vedere,annusare,NON solo dentro una scatola di lamiera.Stava su da solo,lo guidavi solo con le mani,ultima risorsa prima di diventare una pantofola incazzata.
Oggi si volta pagina,caschi attaccati ad un chiodo,in attesa di trovare un giovane cretino su un motorino e da regalarglielo,come si passa un testimone.Non sei più "relativamente libero".
Grazie alla "macchina più simile all'uomo"sei pieno di vita vissuta,ti è stato concesso vivere col vento in faccia.
Quindi non è nostalgia,è la tua STORIA.

Mario.
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MARIOBIOS

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